mercoledì 6 giugno 2012

Il kamishibai

Ciao a tutti......son tornata per raccontarvi in brevi parole come gli infanti dell'asido nido comunale di chioggia hanno vissuto le visite fatte alla scuola dell'infanzia. In un primo momento i piccoli appena fatto ingresso nella scuola hanno iniziato a piangere, cosa normalissima, poi però incitati dalle maestre hanno iniziato a far vedere i lavori e le attività che eseguono all'asilo nido. Un'attività che ha incuriosito molto i bimbi dell'infanzia è stato l'uso da parte degli infanti del kamishibai ovvero un teatrino di carta usato costantemente nell'asilo nido per raccontare storie ai più piccini. Il Kamishibai, traducibile come "dramma di carta", è una forma di narrazione che ha avuto origine nei tempi buddisti nel Giappone del XII secolo, dove i monaci, utilizzavano gli emakimonoper narrare ad un pubblico, principalmente analfabeta, delle storie dotate di insegnamenti morali.La tecnica del kamishibai è rimasta nelle tradizioni ed è stata riproposta anche qui, con tutto l'entusiasmo dei bambini.

venerdì 27 aprile 2012

Progetto continuità

Ciao a tutti:-).....si sta avvicinando la fine della scuola per i nostri bambini.....in questo momento dell'anno le maestre nella programmazione si sono dedicate al progetto continuità ovvero i bambini dell'asilo nido fanno visita alla scuola materna per iniziare l'inserimento per il prossimo anno scolastico e così anche i nostri gattini ovvero i bambini della scuola materna di 5 anni cominciano a far vista alle scuola elementari per abituarsi all'idea di cambiamento del futuro anno...cominceranno ad avere un proprio banco, un diario, un quaderno proprio..e tutto ciò rende entusiasti i piccolini di 5 anni..:-) Questo progetto è stato fatto proprio per non far avvertire ai bambini un cambiamento troppo brusco ma per inserirli nei migliore dei modi!!

venerdì 30 marzo 2012

Si avvicina la fine della scuola!!!!

Salve a tutti......mi scuso per essermi assentata un pò di giorni ma in sede di esami all'università si diventa pazzi :D.....In questo periodo quando io ero presente alla scuola dell'infanzia l'aria all'interno delle classi era cambiata...i bimbi sentivano l'odore della primavera, vedevano le prime belle giornate e tutto a loro ricordava l'estate, la fine della scuola ma soprattutto la bellissima festa che ogni anno la scuola organizza a Giugno.....Le maestre già ad Aprile cominciano a preparare vestitini fatti con carta crespa cartoncini e altri materiali ed iniziano ad insegnare ai bambini tantissimi balletti in base al tema scelto per la festa. 
Quell'anno i più piccoli erano impegnati a rappresentare gli insetti variopinti che abitavano il bosco della storia.
Le api e le farfalle, i grilli e le  coccinelle, con le loro luccicanti ali, si muovevano al tempo di semplici ritmi per poi ricongiungersi attorno a due cespugli fioriti ed eseguire un ultimo ballo cercando di superare paura e timidezza e condividendo emozioni e sensazioni in un momento di festa.  


Le bambine e i bambini di quattro anni invece impersonavano i protagonisti della storia: Riccioli d’oro, bambina capricciosa ed impertinente che, in assenza degli orsi, metteva a soqquadro la loro casetta; gli orsi che, una volta tornati dalla passeggiata, hanno espresso la loro rabbia per quanto accaduto, al ritmo di una danza maori. 

Infine i più grandi, che hanno sperimentato varie forme di teatro, si sono esibiti dapprima agitando grandi orsi e Riccioli d’oro come nel teatro delle marionette, poi muovendosi come burattini sulle note della colonna sonora di “Pinocchio” ed hanno concluso con il classico dei musical: “Grease”, meritando calorosi applausi.Alla fine della festa come di consueto la scuola dell'infanzia di borgo san giovanni invita tutti i genitori a realizzare insieme ai loro bambini delle torte di varie forme e colori, cosi facendo le tre torte più belle saranno poi premiate:-)










mercoledì 22 febbraio 2012

Alla scoperta dei cinque sensi

Questo è stato un Progetto di apprendimento che ha accompagnato il bambino in un viaggio, durante il quale i sensi sono gli strumenti indispensabili per rilevare tutte le informazioni interne ed esterne e costituiscono il canale privilegiato di conoscenza corporea. L’incontro con la fiaba e altri generi narrativi ha permesso al bambino di vivere esperienze molto importanti sia sul piano affettivo ed espressivo che sul piano cognitivo. L’abitudine di leggere i libri insieme servirà a far meglio gustare questa pratica e infonderà nei piccolini “il piacere di leggere”.

martedì 21 febbraio 2012

La vista

La vista:il senso più importante
Ultimo ma non per importanza è stato il momento in cui è arrivato a scuola un pacco tutto giallo contenente molti strumenti ottici: il binocolo con cui puoi vedere le cose molto lontane,la lente d’ingrandimento con cui puoi vedere quelle piccole e, quelle piccolissime le puoi osservare con il microscopio. Dentro il pacco c’erano pure una macchina fotografica, e degli strani occhiali, con le lenti colorate per osservare il mondo in varie sfumature. I bambini nelle varie classi hanno potuto fare varie esperienze sensoriali che li hanno aiutati ad acquisire e migliorare le proprie competenze percettive e cognitive.

lunedì 20 febbraio 2012

L'olftatto e il gusto

il banco delle cose da gustare
Nei giorni successivi i bambini hanno conosciuto una strega simpatica che con i suoi stratagemmi ha fatto conoscere a loro vari odori: profumi e puzze ...… poi, in un secondo incontro, vari sapori quali il salato , l’aspro, il dolce, l’amaro e l’effervescente.La strega Pimpinella ha invitato i bambini ad assaggiare le cose che ha portato...Quando i bimbi assaggiarono l'amaro dissero: buon profumo, ma sulla lingua la polvere di liquirizia è proprio amara!Quando assaggiarono il salato dissero:per fortuna a noi sono toccati i biscotti. Quando fu la volta dell'aspro nessuno voleva assaggiare la fetta di limone e con il dolce infine tutti vollero asaggiare le buone meringhe. La strega Pimpinella ha pure regalato un libro di ricette per diventare aspiranti cuochi; così hanno preparato panini, dolci, spiedini seguendo le sue ricette che poi hanno degustato tutti insieme.
il banco dei profumi

domenica 19 febbraio 2012

Il tatto

In un secondo momento i bambini si sono ritrovati sempre nell’atrio, perché era arrivata a scuola una scatola gigantesca, avvolta da una carta rossa che conteneva vari oggetti: “Un Pinocchio di legno duro, il cuscino morbido, una scatola liscia, una ruvida, un gattino con il ghiaccio ed era un pochino freddo.”
Così ha descritto il contenuto della scatola un bimbo della scuola.
Nei giorni successivi a questa esperienza, le insegnanti hanno invitato i bambini, suddivisi in gruppetti, ad infilare le mani nelle finestre della casa di cioccolata e a scoprire attraverso il tatto le sensazioni provocate dal  freddo, dal caldo, dal ruvido, dal liscio, dal duro e dal morbido. Questo è stato fatto per far capire ai bambini  le diverse consistenze degli oggetti.

I cinque sensi: l'udito

Fra tanti libri, storie canzoni alla libreria, i bambini si sono immersi in un viaggio alla scoperta dei 5 sensi: il tatto, l'olfatto, l'udito, il gusto e infine la vista che furono poi approfonditi meglio a scuola con le maestre. Per quanto riguarda l'udito tutti è inziato leggendo ai bimbi la storia  dei fratelli Grimm “Hansel e Gretel” nell'atrio della scuola dove era presente una casetta speciale, tutta marrone da sembrare di cioccolata, con caramelle dalle carte variopinte sul tetto e alle pareti ed un gran “ciupa-ciup” come camino,dove una casa simile apparteneva ad una strega cattiva che abitava nel bosco. La maestra raccontando la storia se parlava forte la si udiva meglio di quando sussurrava, i bimbi dovevano aprire per bene le loro orecchie! 

In classe poi hanno ascoltato vari suoni, alcuni piacevoli, altri meno, ce n’erano pure di insopportabili! Anche ascoltare altre favole è stata una cosa molto interessante, però è stato insegnato loro che bisogna rispettare una regola: per ben ascoltare non si può parlare.

mercoledì 15 febbraio 2012

Tutti in libreria!!!

Come vi accennavo prima la scuola dell’infanzia rinnova di anno in anno l’uscita alla Libreria Mondadori, nel centro storico di Chioggia. Buon pretesto per avvicinare i bambini alla realtà Libro e al suo giusto utilizzo.Durante i primi mesi di scuola, i pulcini, i gattini e le ranocchie sono stati invitati a recarsi con lo scuolabus alla libreria che è risultato un locale attrezzato per accogliere bambini ancora così piccoli e infondere in loro la curiosità verso i libri.  Durante la mattinata, sono stati presentati loro dei libri adatti alle varie età con animazioni, suoni etc. Inoltre nel presentare il personaggio fantastico “IL TOPO CON GLI OCCHIALI” si è venuto a creare un clima sereno e organizzato nei quali i bambini hanno potuto interagire verbalmente, consultare i vari scaffali, ricevere in dono un colorato calendario da portare a casa, come ricordo di questa speciale uscita.
i bimbi in ascolto

La spiegazione del libro

Stimolare la lettura nel bambino

La storia del topo di campagna e il topo di città è servita per stimolare nei bambini la curiosità verso il libro. 
Si è cominciato a definire in modo semplice il significato della parola libro, le immagini, le parole presenti in esso stimolando i bimbi anche con uscite extra scolastiche facendo visite alla biblioteca comunale di Chioggia, sinonimo di spazio tranquillo.
Si è fatto ciò per  far capire ai bambini l'importanza della lettura di un libro, per dare importanza alla voce:cadenza, pause, modulazione e far capire che la lettura è un momento anche in cui si sta assieme e si condividono emozioni ed esperienze. Inoltre i bimbi hanno avuto l'opportunità di visitare la libreria Mondadori a Chioggia.....ma di questo episodio ne parlerò la prossima volta....Ciao ciao

lunedì 13 febbraio 2012

realizziamo una storia assieme!!!

Ciao a tutti...come state miei lettori?? spero bene....Questa sera sono qui per raccontarvi di un'esperienza vissuta dai bambini di tre anni alla scuola dell'infanzia. Loro hanno realizzato una storia in sequenza che si intitolava:"il topo di campagna e il topo di città".Hanno utilizzato oltre ai materiali tradizionali quali carte di vario tipo, colla, pennarelli, tempere ..., anche materiali di recupero come segatura e plastica da imballaggio.
"Un giorno un topolino di campagna ricevette un pacco da un suo cugino che abitava in città. Dentro c'erano un regalino e una lettera. Dopo aver letto la lettera il topolino pensò che era stufo di mangiare sempre formaggio e decise di partire per la città. 

Il topo di città fu molto felice di vedere suo cugino topo di campagna, aveva
tante cose da mostrargli. Però gli raccomandò di fare tutto in silenzio. Il topolino di campagna aveva tanta fame, perché per arrivare in città aveva fatto molta strada. Il topo di città lo portò in una stanza dove c'era una grande tavola con sopra tantissime cose buone da mangiare e da bere. Il topo di campagna iniziò a mangiare, ma cadde dentro una coppa piena di champagne e si ubriacò, facendo tanto rumore.


Quando il topo di città si accorse che aveva fatto tanto rumore cercò di riportarlo dentro la tana, ma lui svegliò con un calcio il grosso gattone nero della casa che cercò di prenderlo per mangiarlo. Il topino si mise a correre fuori, in mezzo alla strada, dove per poco non finì sotto una macchina. Tutto spaventato decise di tornare in campagna nella sua tranquilla casetta.

 

mercoledì 8 febbraio 2012

Ora tocca a noi piccoli ad andare a teatro!

Utilizzando gli scuolabus, i bambini di 4 e 5 anni sono  stati accompagnanti dalle insegnanti  al teatro “D. Bosco” di Chioggia per assistere allo spettacolo “Il processo alle verdure” tenuto da attori veri che per i bambini erano persone sconosciute in un ambiente con caratteristiche ben diverse dalla  loro scuola , così familiare. Dopo questa esperienza ai bambini è stato chiesto di dare una opinione su ciò che avevano visto e udite udite.....: “Il teatro aveva un grande palcoscenico illuminato,” “per vedere bene anche se intorno era buio”. “Tutto era grande, anche la bambina.” “Ci hanno dato pure il biglietto” “Lo abbiamo attaccato al disegno delle cose che abbiamo visto”. “Si stava proprio seduti comodi “. “Le poltrone però andavano su e giù”.
Queste sono state le impressioni dei piccoli cuccioli :-)...... 

 
“Non è colpa mia se le verdure non mi piacciono…la colpa è loro! Se le verdure sapessero di cioccolata o di marmellata io le mangerei!”
Questo è il pensiero che la piccola Carlotta fa nel suo letto dopo essere stata mandata in camera senza cena e solo perché non aveva voglia di mangiare quella minestra colma e stracolma di verdure!I bambini non amano troppo le verdure. Di chi è la colpa? Non sarà proprio delle verdure stesse? è quello che pensa Carlotta, la protagonista dello spettacolo, che, dopo essere stata mandata a letto senza cena, medita di trovare una soluzione drastica per liberarsi degli ortaggi. Nel cuore della notte e nel mezzo della sua stanza, senza che lei capisca bene come, prende vita un processo allegro e grottesco, che mette in luce i pregi e i difetti delle verdure. Questo è un invito ad un’alimentazione sana e corretta per una crescita armoniosa e sana, attraverso gli strumenti del teatro. 

 

martedì 7 febbraio 2012

La manipolazione

Altra attività svolta è quella della manipolazione:Toccare, lavorare, trasformare qualcosa con le mani. La manipolazione di sostanze, materiali, oggetti o elementi naturali (terra, sabbia, etc.). Aiuta il bambino a sviluppare la manualità, la conoscenza della realtà concreta e le sue possibili trasformazioni. Incollando oggetti di materiale vario su sagome o altro, stendere la colla, lavorare la pasta con materiale alimentare, utilizzare formine, ritagliare, sagomare materiali duttili, piegare la carta, etc.

venerdì 3 febbraio 2012

Le altre attività svolte a scuola:l'attività psicomotoria

L’altra volta vi ho parlato di quanto i bambini si siano divertiti ballando insieme a noi nelle rappresentazioni messe in scena. Infatti la scuola stessa e le insegnanti danno molta importanza al movimento e così hanno deciso di far svolgerre ai bambini una volta alla settimana attività psicomotoria. In queste ore di attvità i bambini svolgono ad esempio dei percorsi di gioco oppure giocano a dei giochi in cui si usa il corpo e quindi si fa movimento fisico. 

L’attività psicomotoria è molto importante ed è considerato un obbiettivo molto importante far prendere coscienza del proprio corpo al bambino. Il bambino “apprende” attraverso il corpo e l’esperienza corporea. Attraverso il corpo, lo sguardo, la mimica facciale, i gesti e i movimenti, la posizione che occupa nello spazio, il tempo di azione egli comunica il suo essere al mondo, la sua modalità di conoscenza e di mettersi in relazione con gli altri. Attraverso il suo corpo in movimento il bambino ha uno spazio e un tempo particolari, per esprimere liberamente la propria creatività che nasce dai bisogni, desideri, potenzialità e limiti, per esteriorizzare le proprie emozioni, per provare piacere senso motorio nello scoprire e conoscere meglio il proprio corpo, il proprio sé, l'altro e il mondo degli oggetti.

mercoledì 1 febbraio 2012

Risposta alla domanda laciata in sospeso

Buonasera lettori...due tre interventi fa ci eravamo lasciati con la domanda se ci può essere educazione reciproca tra educatore ed educando?
Ora è arrivato il momento (dopo aver affrontato il corso di pedagogia generale e sociale) che io vi risponda.
Per cercare di capire ed interpretare la relazione tra educando ed educatore ovvero la cosiddetta relazione educativa possiamo centrare la nostra attenzione soprattutto sull’educando. Considerando la relazione come sistema grande, parte di  sistemi più ampi, si dovrebbe riuscire a considerare il rapporto educativo insegnante allievo, educatore-educante in stretta interazione, che è anche stretta dipendenza. Per un educatore è apprezzabile e rilevante porsi in atteggiamento di disponibilità, essere pronti a scoprire la persona che si ha davanti, permettere che l’altro ci sorprenda, accettare ed accogliere senza chiusure anche quanto non ci si aspetta, lasciando lontano pregiudizi ed aspettative a senso unico.  
È un modo di porsi che anche per gli allievi può essere stimolo a comportarsi in modo aperto e mantenere libera e viva la comunicazione. L’educatore come l’educando dovrebbe rendersi disponibile ad un reciproco apprendere, considerando l’importanza di “scoprire”, senza utilizzare rigide catalogazioni, rischiando altrimenti di perdere di vista l’originalità, le peculiarità e le potenzialità di ognuno. L' insegnante produce educazione non solo per i messaggi che trasmette, ma soprattutto per la relazione che stabilisce con l'alunno, diretta a suscitare reazioni che influiscono in senso positivo sull' apprendimento.           
L' alunno, a sua volta, si educa e produce educazione  rispondendo ai messaggi, provoca reazioni che influiscono in senso positivo sull' insegnamento. L'insegnante e l'alunno, quindi, nella comunicazione instaurano tra loro un processo di reciproca autoformazione. 
Il rapporto è educativo nella misura in cui l' insegnante considera l' alunno un interlocutore attivo e non passivo.                         Dobbiamo considerarlo rapporto di equilibrio,l’educatore/insegnante è guida all’apertura di un cammino di formazione ed è interprete dell’esperienza. Chi educa si trova in uno stato di superiorità funzionale ma non gerarchica, stato che genera un vincolo di responsabilità,  in  cui  la  dialogicità  orienta la relazione. Il punto di vista dell’educando deve emergere chiaramente nella comunicazione che dovrebbe essere il più possibile aperta e biunivoca. L’incontro deve essere intenzionale per ambedue i soggetti coinvolti e l’interazione deve essere costruita insieme. Entrambi devono compiere passi uno verso l’altro per potersi incontrare davvero. Anche nel caso che l’educando non sia in grado di relazionarsi adeguatamente per incapacità, per resistenza o disinteresse è importante, anche maggiormente, che l’educatore sappia compiere passi verso di lui, allontanando pregiudizi e orgoglio. Si arriva perciò a dire che il rapporto fra docente e discente è asimmetrico perché l' insegnante, esercitando una funzione di guida e di orientamento, occupa, nella comunicazione, una posizione di dominanza sull' alunno.

mercoledì 25 gennaio 2012

Madagascar

Ciaooo a tutti.....l'altro giorno vi ho parlato della rappresentazione del cartone "Alla ricerca di nemo"....oggi vi parlo della seconda rappresentazione fatta dall'altra metà classe....Il cartone in causa è Madagascar, ambientato a New York. Qui Alex il Leone, Marty la Zebra, Melman la Giraffa e Gloria l'Ippopotamo vivono un'esistenza tranquilla nello zoo di Central Park, con i pasti abbondanti, le gabbie confortevoli e le coccole dei visitatori. Improvvisamente un tentativo di fuga del quartetto suscita l'interesse degli animalisti con relativa campagna per i loro diritti. I quattro amici vengono così imbarcati su una nave diretta in Africa. Alex, Marty, Melman e Gloria si ritrovano improvvisamente sull'isola esotica di Madagascar, costretti a fare i conti con una vita ben lontana da quella agiata e spensierata che conducevano a New York...



Anche qui i bambini sono rimasti molto felici....sempre coinvolti da noi con delle musiche e dei balletti caratteristici del cartone come questo che vi propongo qui a fianco.......
Alla fine delle due rappresentazioni i bimbi hanno espresso le loro opinioni dicendo che è stata una esperienza bellissima e promettendoci che anche loro un giorno reciteranno per noi......e allora..... ATTENDIAMOLI!!!!!


















lunedì 23 gennaio 2012

"Alla ricerca di Nemo"

Hola..come vi ho accennato l'altra volta io e le mie compagne di liceo abbiamo vissuto un'esperienza di teatro assieme ai bambini dell'asilo:-)....Tutto è iniziato con l'allestimento della scuola materna, per far si che i bambini si immedesimino ancor di più nella storia, grazie all'aiuto che ci hanno offerto le maestre dell'asilo abbiamo dipinto dei grandi cartelloni con il fondale marino da appendere lungo tutto il muro...ma perchè fondale marino??? perchè per chi non lo sappia la storia che siamo andate a rappresentare il primo giorno riguarda Nemo che è un pesce “pagliaccio” con tanta voglia di avventura e di esplorare il mondo. Ma questa sua voglia di esplorare lo porterà ad essere catturato da un sub. Si ritroverà cosi in un acquario nella città di Sidney in Australia dove conoscerà altri amici con i quali progetterà una fuga. Il padre di Nemo, insieme ad una pesciolina un po’ smemorata di nome Dory, si avventurerà coraggiosamente nell’oceano un lungo viaggio pieno di peripezie e pericoli.
A ognuna di noi è stato assegnato un personaggio, a chi Nemo il protagonista, a chi le due tartarughe, la pesciolina Dory, etc etc. Ci siamo quindi travestite e truccate in tal modo da sembrare proprio dei veri pesci....i bambini erano entusiasti di questa rappresentazione...rimasti a bocca aperta interagivano con noi personaggi...Inoltre noi abbiamo scelto alla fine dello spettacolo di intrattenere i bambini con della musica: "il coccodrillo come fa" per esempio, invitandoli a ballare. E' stata scelta questa storia per un fine molto importante ovvero educare facendo divertire infatti nel cartone erano riuniti molti concetti importanti tra i quali il concetto di obbedienza ad esempio qunado Nemo non ascolta il papà e va a cacciarsi nei guai, oppure il concetto di famiglia, di amiciazia e molti altri ....Il secondo giorno invece è stato rappresentato il cartone "Madagascar"...ma di questo ne parlerò la prossima volta. Ciao ciao:-)

sabato 21 gennaio 2012

Teatro a scuola!!!

Buongiornoooo...allora avete pensato alla risposta della domanda che vi avevo proposto??? vi lascerò un'altro pò di tempo allora!!!......A me nel frattempo in questi giorni è venuta in mente una delle esperienze più belle che ho vissuto in prima persona con i bambini. Grazie alla nostra professoressa di educazione fisica noi abbiamo deciso di cimentarci nel teatro per bambini....infatti la nostra classe del liceo G.veronese di Chioggia ha messo in scene ben due cartoni diversi: "Alla ricerca di Nemo " e "Madagascar". La nostra classe è stat dfvisa in due gruppi e un gruppo ha rappresdentato la storia di Nemo e l'altro quella di Madagascar...ma per il racconto dell'esperienza vi aggiorno più tardi....a dopo...ciao ciao

venerdì 13 gennaio 2012

Quando si educa si trasmette solo, o anche si riceve???

Rieccomi qui....dopo avervi fatto una visuale completa dei progetti offerti dalla scuola quando io ero li presente, vorrei iniziare a raccontarvi come ho vissuto io in prima persona le attività fatte dai bambini, insomma tutta l'esperienza completa. Prima però vi pongo una domanda: secondo voi quando si educa riceve qualcosa solo l'educando o contemporaneamente anche noi che siamo educatori?
La prossima volta vi risponderò ma attendo vostre opinioni...baciooo

giovedì 12 gennaio 2012

Perche scegliere la storia di Verdik?????

Hola....Spero che le feste di natale le abbiate passate bene..:-)     La volta scorsa ci eravamo lasciati parlando della storia dell'alieno Verdik....ma vi sarete chiesti perchè proprio la storia di un alieno che agli occhi di un bambino può sembrare brutta? La storia di Verdik è stata scelta per dare consapevolezza ai bambini dei loro diritti e doveri come ho accennato la volta scorsa..............ma in che modo?...ovviamente in un modo adeguato (per dei bimbi che vanno dai 3 ai 6 anni di età) si cerca di far comprendere che tutti i bambini hanno diritto ad avere un nome, tutti hanno diritto ad avere una famiglia, di godere di buona salute e ricevere cure, hanno bisogno di imparare...di avere amici per giocare insieme. Inoltre illustra anche i doveri per convivere con gli altri, vuol trasmettere un senso di responsabilità e appartenenza e quindi far capire che siamo tutti compresi in un unica grande nazione e che ci sono tante persone che lavorano per noi ad esempio tutti i servizi pubblici come ospedale, polizia etc.......Per far capire ciò i bambini oltre all'esperienza vissuta con Verdik hanno partecipato a uscite nel quartiere, visite guidate per conoscere alcuni servizi della città(farmacia, vigili urbani, polizia...), si sono serviti inoltre di canti, filatsrocche, lettura di immagini, giochi psicomotori, attività pittoriche e.........tantissime altre attività.   



Mi sorge ora una domanda da porvi ...è giusto secondo voi insegnare cosi presto ai bambini qiesti valori???? Pensateci e ci risentiremo la prossima volta:-):-)  Buon Pomeriggio